La Torre del Serpe situata a pochi km a sud di Otranto rappresenta un vero e proprio simbolo per la città, un monumento ricco di storia, dall’ indiscusso fascino, un luogo testimone di antiche leggende che la vede come meta obbligatoria per una vacanza in Salento fatta di scoperte e di natura, un viaggio nella storia di un popolo dalle profonde radici e di una terra dalle mille risorse. Un faro di avvistamento di epoche remote, punto di riferimento durante il periodo delle invasioni da parte dei Saraceni che attaccavano la costa per saccheggiare i paesi interni e rifornirsi di cibo, un luogo costantemente sorvegliato per controllare al meglio l’orizzonte e comunicare tramite piccoli fuochi con le altre torri sparse lungo la costa.
Un’antica leggenda racconta di un grosso serpente che in maniera scaltra si muoveva la notte tra i soldati dormienti che vegliavano la torre, il rettile così raggiungeva la zona per cibarsi del prezioso olio che permetteva alla lanterna del faro di rimanere accesa. Ogni volta, dopo aver prelevato tutto il lubrificante da fuoco la serpe si ritirava fra le frasche lasciando l’intera zona nel buio più totale. La leggenda narra che una sera, con la torre totalmente al buio, arrivarono gli Ottomani, ma questi non vedendo nessuna luce e non avendo modo di orientarsi superarono Otranto e si diressero verso Brindisi e la città fu salva.
Ovviamente, questa è solo una leggenda, ma ancora oggi lo stemma della città è quello di una serpe avvolta lunga torre, nel rispetto di questa antica storia. Visitare la torre che ancora si erge è d’obbligo in occasione di una vacanza salentina nella quale si possono scoprire percorsi ed itinerari stupendi che uniscono la natura alla storia, passeggiando in una folta macchia mediterranea, ricca di profumi e di caratteristici colori dati dalle orchidee selvatiche e delle gialle ginestre.
Tutta la costa è ancora ricca di antiche torri medievali salentine da scoprire e da vedere, tutte diverse per epoche e stile, simbolo di un’epoca passata e delle diverse dominazioni subite. Non solo monumenti e storia, ma la zona di Otranto offre spiagge e coste cristalline, come nel caso della rocciosa e particolare spiaggia di Calamuri, a pochi km dalla città, perfette per le vacanze che in Salento possono diventare particolarmente ricche e interessanti.
Facendo un passo indietro, andando verso sud si può visitare anche la bellissima baia di Palombara e l’omonima grotta, così chiamata per la presenza di colonie di piccioni, una grotta popolata fin dai tempi della preistoria e raggiungibile tramite bellissime escursioni in gommone o in barca, per vivere una vacanza unica e visitare la costa Salentina in una maniera diversa, a pieno contatto con la natura. Un’imponente cavità lunga 75 mt. e alta oltre 30 mt chiamata anche grotta con le tendine, perchè osservando la grotta dall’interno verso l’esterno, la forma fa pensare ad una tenda legata ai lati.
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