Quando si decide di trascorrere una vacanza in Salento, il primo pensiero si rivolge alle spiagge, sempre più spesso esaltate a livello nazionale per la loro innegabile bellezza e per la qualità del mare che bagna la regione salentina. Oltre alle spiagge e alle varie località marittime che si affacciano sulla zona costiera, sia adriatica che ionica, la regione del Tacco d’Italia è in grado di offrire anche diverse mete nella sua parte interna, che piano piano sta conquistando un numero sempre maggiore di turisti, che restano letteralmente affascinati dall’entroterra salentino, ricco di bellezze naturalistiche accompagnate a luoghi di interesse storico e culturale che rappresentano il passato della regione, ricco di battaglie e di periodi di splendore che si sono alternati nei secoli.
Una delle mete che si sta ritagliando uno spazio sempre più importante in questo ambito è Carpignano Salentino, situato lungo la strada che da Otranto conduce verso l’entroterra salentino, ad una quindicina di chilometri dal mare. Carpignano Salentino è uno dei comuni che costituisce ciò che rimane della Grecia Salentina, l’area del Salento in cui è rimasto il legame con la cultura greca e col suo dialetto griko, purtroppo sempre meno parlato e tramandato nelle generazioni.
L’area di Carpignano Salentino comprende anche la vicina frazione di Serrano e la località di Santa Marina di Stigliano, mentre la sua vasta superficie è sede anche di diverse masserie, le antiche residenze fortificate dei proprietari terrieri. Visitando il centro abitato si hanno diverse opportunità per ammirare luoghi di interesse storico e culturale, tra i quali spicca la Cripta di Santa Cristina, risalente all’epoca bizantina, nella quale sono custoditi i più antichi affreschi dell’Italia meridionale, firmati e datati al X secolo e un altare bizantino risalente al 700.
Come la maggior parte dei comuni salentini, l’architettura religiosa è una componente molto importante nel centro abitato, con diverse chiese edificate e lavorate in pietra leccese, come la Chiesa Madre del XVII secolo o il Santuario Madonna della Grotta del 1575. Un’altra importante chiesa è dedicata a Santa Maria a Stigliano, realizzata nello stile bizantino, sede di antichi affreschi religiosi ed edificata sui resti di un antico casale distrutto dalle invasioni turche.
Oltre alle architetture religiose, si possono ammirare anche alcuni palazzi nobiliari, in cui si evince lo stile del barocco leccese, e due menhir, il Menhir Grassi, recuperato nel 1910 e riposto nella sua posizione originale, e il Menhir Saurotomea, rovinato negli anni ’40 dalla ricerca del tesoro dei folletti che secondo la leggenda si trovava sotto la roccia del monumento. La presenza di palazzi antichi caratterizza anche il centro storico della vicina frazione di Serrano, dove le antiche dimore si alternano alle due chiese di San Giorgio e di San Leonardo, risalenti entrambe al XVIII secolo.
Carpignano Salentino rappresenta, quindi, la via di accesso orientale verso l’entroterra salentino, all’interno della Grecia Salentina che si posiziona nel cuore del Salento, in cui masserie e comuni di antica fondazione raccontano la storia della regione ai visitatori che trovano in queste mete una valida alternativa alle località marittime offerte dalla regione.
Per visitare Carpignano Salentino e trascorrere la tua vacanza nell’entroterra salentino, puoi prenotare il tuo soggiorno presso il nostro Hotel a Serrano.